Petizione per il rinvio della partita della nazionale Italia – Israele

Descrizione
Premessa
Firmatarie e firmatari, consapevoli del valore universale dello sport come veicolo di pace e solidarietà, chiedono che la partita tra la Nazionale Italiana e Israele, prevista a Udine per lunedì 8 settembre 2025, venga sospesa fino a quando non torneranno a regnare dignità, rispetto e sicurezza.
Motivazioni
Il sindaco di Udine ha affermato che “giocare ora è inopportuno”, considerando che “siamo di fronte a un dramma che non ha eguali negli ultimi 80 anni” Il Fatto Quotidiano.
Il conflitto in corso ha già causato un numero scioccante di vittime palestinesi: secondo il ministero della Salute di Gaza, oltre 63.025 persone sono morte dall’inizio della guerra — con almeno 322 deceduti solo per fame, tra cui 121 bambini — e circa 159.490 feriti RaiNewsAP News.
La situazione continua a precipitare: negli ultimi aggiornamenti, ulteriori oltre 63.500 palestinesi sono stati uccisi, e circa 160.660 sono rimasti feriti, stando ai dati più recenti AP NewsReuters.
Richieste
Chiediamo con fermezza che la FIGC, il Governo Italiano e le istituzioni sportive di portata internazionale adottino le seguenti misure:
Rinvio immediato della partita Italia–Israele, programmata a Udine, a data futura compatibile con un contesto più consono allo sport e al rispetto della dignità umana.
Impegno pubblico della FIGC e delle istituzioni italiane a privilegiare la vita e il rispetto della sofferenza umana rispetto a qualsiasi evento sportivo.
Impegno simbolico del calcio italiano, uscendo da un momento di guerra e dolore per inviare un segnale di umanità, solidarietà e responsabilità civica.
Razionale
Non si tratta di una presa di posizione politica, bensì di un appello alla coscienza collettiva: la vita umana prima di tutto.
Continuare con una partita in questo momento significherebbe ignorare il dolore, mentre rinviarla sarebbe un gesto di rispetto, forse l’unico possibile.
Invito alla firma
Ti invitiamo a firmare e a condividere questa petizione affinché l’Italia del calcio scelga di fermarsi, di fronte a una tragedia umanitaria senza precedenti contemporanei, offrendo al mondo una testimonianza di empatia e fiducia.
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